Rendiconto dell’8xmille in UMBRIA
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Perugia: Presentato il “Rendiconto 2021 dell’8xmille alle Diocesi dell’Umbria”
Oltre 23 milioni di euro complessivi alle otto Diocesi della regione per contribuire alle opere di culto
e pastorali, socio-caritative, di edilizia di culto e beni culturali e al sostegno della missione dei sacerdoti
In concomitanza con la Giornata nazionale dell’8xmille alla Chiesa cattolica, in calendario domenica 7 maggio, e di avvio della sua nuova campagna “Una firma che fa bene”, a Perugia, presso il Teatro parrocchiale dell’Oasi di Sant’Antonio, sabato 6 maggio, è stato presentato alla stampa il “Rendiconto 2021 dell’8xmille alle Diocesi dell’Umbria”, nel corso del 6° Convegno regionale del Sovvenire.
È un lavoro divulgativo preso d’esempio e ‘capofila’ di un progetto nazionale in fase di elaborazione da parte del Sovvenire della Cei, raccolto in una agile pubblicazione di poco più di 60 pagine con grafici, immagini significative e codici “QR” dove scaricare più informazioni e video, avente come sottotitolo: “I progetti, le opere, i benefici per le comunità”. Una pubblicazione curata della Conferenza episcopale umbra (Ceu) con la collaborazione e la professionalità comunicativa degli operatori dei media cattolici umbri quali il settimanale La Voce, l’emittente UmbriaRadio in Blu e gli Uffici stampa diocesani e anche della Società editoriale Vita Spa impresa sociale.
Alla presentazione alla stampa sono intervenuti il vescovo delegato per il Sovvenire e vice presidente della Ceu, mons. Ivan Maffeis, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, il responsabile nazionale del Sovvenire della Cei, Massimo Monzio Compagnoni, e il coordinatore del Sovvenire per l’Umbria, il diacono Giovanni Lolli, il teologo Padre Georges Massinelli.
Credere nell’8xmille e promuovere nuove forme di sostegno alla Chiesa: Quest’ultimo non ha nascosto la “preoccupazione” per alcune stime che danno in calo, a partire dal 2024, i fondi dell’8xMille, a seguito delle gravi ripercussioni della pandemia con diminuzione del gettito IRPEF e delle firme. Da ricordare che i fondi dell’8xmille alla Chiesa cattolica, oltre a sostenere opere di carità, sono destinati al culto e alla pastorale (esercizio e cura delle anime e scopi missionari), all’edilizia e beni culturali e al sostentamento del Clero e alle sue attività pastorali e socio-caritative. L’impegno degli operatori del Sovvenire, ma non solo, emerso anche al 6° Convegno regionale, è quello di non perdere ulteriormente rispetto a quanto si è già perso. Occorre iniziare a studiare nuove forme di sostegno, alternative allo stesso 8xmille e alle offerte deducibili, come ad esempio i lasciti testamentari e anche la creazione di sinergie a livello locale, per consentire alla Chiesa di proseguire le sue attività pastorali, socio-caritative e culturali a sostegno di credenti e non, perché l’8xmille è di aiuto a tutta la comunità. Basti pensare alla grande funzione sociale a livello territoriale svolta da migliaia di sacerdoti-parroci sostenuti anche attraverso l’8xmille, che in Italia sono 32.408 e nelle otto Diocesi dell’Umbria sono 678 (dato 2021). Proprio ai Sacerdoti e alla loro missione sono dedicate alcune pagine della pubblicazione.
Ci vuole maggiore corresponsabilità, partecipazione e comunione. A metterlo nero su bianco, nella nota introduttiva di questa pubblicazione, è l’arcivescovo Maffeis, ricordando le tre parole di papa Francesco pronunciate lo scorso 16 febbraio, “corresponsabilità, partecipazione e comunione”, nel soffermarsi sul “significato del sistema di sostegno economico”, nel citare ancora il Papa, mons. Maffeis esorta i cristiani a sorreggersi a vicenda, “chi è più forte sostiene chi è più debole…, per cui la corresponsabilità è il contrario dell’indifferenza, come pure del si salvi chi può”. Ed aggiunge: “Il contributo di ciascuno – che passa anche dalla firma sulla dichiarazione dei redditi – significa appartenenza, fraternità effettiva, condivisione”.
La trasparenza dei bilanci economici. “La vicinanza solidale e la stima per la missione della Chiesa, mentre sono motivo di riconoscenza – scrive Maffeis –, ci impegnano a una testimonianza limpida, che – anche con la trasparenza dei bilanci economici – contribuisca a rafforzare la credibilità e la fiducia. Ne guadagnerà la stessa condivisione: la nostra gente, quando è informata, si rivela sempre generosa nel rispondere alle necessità che si presentano”.
I dati dell’8xmille nazionali ed umbri. L’arcivescovo Maffeis, nel presentare i dati ha ribadito che le risorse di cui i territori delle nostre diocesi e parrocchie hanno potuto far tesoro vanno a beneficio di tutti, indistintamente. Gli interventi spaziano dalle iniziative di accoglienza e solidarietà delle Caritas alle strutture educative, sportive e formative dei nostri Oratori, dagli interventi di restauro e valorizzazione delle nostre chiese al sostegno della missione dei sacerdoti.
Tenendo presente che i fondi del 2021 sono ripartiti sulla base delle firme del 2018 (infatti c’è sempre uno scostamento di tre anni per l’erogazione di questi fondi da parte dello Stato), le firme per la Chiesa Cattolica sono state 13.520.527 (nel 2018) che hanno portato ad un’erogazione alla stessa Chiesa 1.136.166.333 euro (nel 2021), di cui alle otto Diocesi dell’Umbria sono stati assegnati complessivamente 23.009.249,57 euro così destinati: Culto e Pastorale, 4.009.203,32 euro; Edilizia di Culto e Beni Culturali, 6.054.501,78 euro; Opere di Carità, 3.816.097,10; Sostentamento del Clero e sue attività pastorali, socio-caritative e missionarie, 9.129.447,37 euro. Dopo una significativa risalita dei fondi assegnati alle Diocesi dell’Umbria, nel 2016 erano 20,36 milioni di euro e nel 2020 26,32 milioni di euro (quasi 6 milioni in più), nel 2021, con 23,09 milioni di fondi, si registra una contrazione di oltre 3 milioni rispetto all’anno precedente.
Uniti per rendere più efficaci le risorse a disposizione. Anche per questo si parla di “una visione condivisa e di prospettiva” delle Chiese dell’Umbria. Ad evidenziarlo, nel commentare i dati nel “Rendiconto 2021dell’8xmille alle Diocesi dell’Umbria”, è l’economo della Ceu, Daniele Fiorelli, che scrive: “Le diocesi umbre stanno provando sempre di più a camminare insieme, nella consapevolezza che solo uniti si potranno rendere più efficaci le risorse a disposizione”. Questa consapevolezza è stata sollecitata ulteriormente dall’esperienza del difficile periodo della pandemia da Covid-19; periodo superato, ricorda il dott. Fiorelli, “sperimentando collaborazioni e condivisioni di difficoltà e trovando soluzioni ai problemi… Si è dato supporto alle Caritas diocesane per rispondere alle necessità più svariate provenienti dai territori, producendo esperienze di solidarietà in quantità e qualità più visibili e concrete in tutte le Diocesi umbre”. Sono stati messi in campo, sottolinea l’economo della Ceu, “progetti in sinergia con gli Enti locali, Comuni e Fondazioni bancarie”, perché “ciò nasce sempre dalla chiara convinzione che i fondi dell’8xmille non possono essere (più) considerati uniche fonti di sostegno delle attività delle Chiese locali. L’8xmille, piuttosto, deve essere considerato e riconosciuto come una risorsa fondamentale per avviare processi e progettazioni in collaborazione tra vari Enti ecclesiastici e anche civili, a partire dagli Enti locali”.
Com. stampa a cura di Riccardo Liguori per conto dell’Ufficio stampa Ceu