Città di Castello: Restauro degli affreschi in Cattedrale.

Nuova vita ai dipinti che conservano la memoria storica della Città Tifernate.

 

La Chiesa di Città di Castello è ricca di beni artistici che nel corso del tempo ha saputo conservare e valorizzare grazie soprattutto ai fondi dell’8xmille. Il presbiterio della Cattedrale dei Santi Florido e Amanzio fu affrescato fra il 1747 e il 1749 dal pittore romano Marco Benefial su commissione del Vescovo Ottavio Gasparini. L’autore dipinse tre grandi quadri: a sinistra San Crescenziano che uccide il drago con accanto figure che rappresentano il popolo tifernate. Al centro San Florido, con il volto del Vescovo Gasparini, nell’atto di benedire la pianta di Città di Castello dopo la distruzione da parte dei Goti.  A destra il miracolo di Pantalla: la liberazione di un ossesso da parte di San Florido nel 545. In alto personaggi dell’antico testamento e altre immagini di Santi e al centro l’Assunzione della Vergine.

Questi bellissimi dipinti, così cari e familiari ai tifernati, rappresentano una parte fondante della memoria storica e devozionale della città. Il cattivo stato di conservazione dei dipinti, evidente negli ultimi anni, è stato fonte di seria preoccupazione per la Diocesi che è intervenuta prima che si verificassero danni irreparabili. L’intero presbiterio infatti è stato oggetto di restauro: il progetto di restauro ha coinvolto i dipinti murali realizzati ad affresco, le parti architettoniche in pietra arenaria decorate con oro “a foglia”, gli elementi plastici a stucco e gli intonaci antichi.  La superficie totale coinvolta nel risanamento è di circa 698 mq.

I lavori sono iniziati nel gennaio del 2020 e terminati entro fine estate dello stesso anno.