Diocesi di Gubbio – 2022
Diocesi di Gubbio – Opere segno 2022
L’argo 113 – Un progetto per i giovani
Il desiderio di essere vicini e compagni di strada dei giovani nel loro cammino verso la maturità, offrendo spazi di libertà, crescita e libera espressione e per prevenire il crescente disagio, è stato l’obiettivo di “L’Argo 113”, uno spazio di aggregazione e socializzazione per ragazzi e giovani nel centro della città di Gubbio. Un luogo che vuole essere aperto a tutti i giovani della città, accogliente e libero, pensato anche come un ponte tra giovani ed adulti, tra giovani ed associazioni del territorio, tra giovani e comunità cittadina. Il centro, attivo da aprile 2022, realizza attività strutturate come laboratori, esperienze di servizio, corsi, eventi in uno spazio senza filtri in ingresso ed in uscita che serva da luogo di formazione ed incontro. Argo 113 in numeri:
4 educatori professionali, 1 tirocinante, 500 ore di volontariato annue a servizio dei giovani, una media di 24 accessi giornalieri per circa 4000 accessi all’anno.
Restauro organo Morettini e cantoria
L’organo è stato costruito da Angelo Morettini nel 1823. L’importanza storica dell’organo di Sant’Agostino in Gubbio è riconducibile proprio alla tecnica costruttiva del grande organaro perugino. Nella città di Gubbio si conservano ben sette strumenti, firmati da Angelo e suo figlio Nicola. Il nucleo principale dello strumento, costituito dai somieri e dalle canne ad anima, è rimasto intatto fin dalla sua costruzione e, attorno a questi elementi, è stato possibile elaborare il progetto di restauro che ha consentito di ricondurre l’organo alla sua fisionomia originaria.
Federico da montefeltro e Gubbio
La Diocesi di Gubbio, per sua vocazione, da sempre cura in modo particolare il proprio patrimonio artistico-culturale il cui accesso e piena fruibilità è da sempre garantito a tutti. In questo spirito trova significato la partecipazione della Diocesi alle celebrazioni per i 600 anni dalla nascita di Federico da Montefeltro con una grande mostra ospitata in tre luoghi emblematici: Palazzo Ducale, Palazzo dei Consoli, Museo Diocesano. L’esposizione, dal titolo “Federico da Montefeltro e Gubbio – Lì è tucto el core nostro et tucta l’anima nostra”, ha ripercorso i momenti gloriosi vissuti dalla città di Federico e del figlio Guidubaldo, l’ultimo dei Montefeltro, in un arco temporale di un secolo di storia dalla nascita del duca nel 1422 alla morte di Guidubaldo nel 1508. Sono state oltre 260 le opere esposte, tra manoscritti, dipinti, documenti, medaglie, monete, armi, armature, sculture, arredi, concesse in prestito da prestigiose istituzioni italiane e straniere, nonché da collezionisti privati. Al Museo Diocesano, nello specifico, l’esposizione era dedicata alle scienze matematiche, astronomiche e astrologiche, particolarmente care alla corte e al duca ed al loro collegamento con la fede religiosa, imprescindibile nella lettura del vissuto di Federico.